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del Gruppo Alpini di Malesco
dell'Ass.ne Nazionale Alpini Sezione di Domodossola
Costituzione italiana, articolo 12:
La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
CURRICULUM VITAE
Nome: Tricolore
Professione: bandiera nazionale italiana
Data di nascita: 7 gennaio 1797
Luogo di nascita: Reggio Emilia
Esperienze:
PERCHÉ TRICOLORE
La bandiera italiana è una variante della bandiera della rivoluzione francese, nella quale fu sostituito l'azzurro con il verde che, secondo il simbolismo massonico, significava la natura ed i diritti naturali (uguaglianza e libertà).
Non si sa precisamente quando fosse stata utilizzata per la prima volta; Napoleone la adottò il 15 maggio 1796 per le Legioni lombarde e italiane.
Nell'ottobre dello stesso anno il tricolore assunse il titolo di bandiera rivoluzionaria italiana ed il suo verde, proclamato colore nazionale, divenne per i patrioti simbolo di speranza per un migliore avvenire: con questo valore fu adottato dalla Repubblica Cispadana il 7 gennaio 1797, qualche mese dopo da Bergamo e Brescia e poi dalla Repubblica Cisalpina.
La consulta della Repubblica Cisalpina.
In quell'epoca le sue bande erano disposte talvolta verticalmente all'asta con quella verde in primo luogo, talvolta orizzontalmente con la verde in alto; a cominciare dal 1° maggio 1798 soltanto verticalmente, con asta tricolorata a spirale, terminante con punta bianca.
Nella metà del 1802 la forma diviene quadrata, con tre quadrati degli stessi colori racchiusi l'uno nell'altro; questo cambiamento fu voluto dal Melzi (vice presidente della Repubblica Italiana) per cancellare ogni vincolo rivoluzionario legato alla bandiera.
Abolito alla caduta del Regno Italico, il tricolore fu ripreso, nella sua variante rettangolare, dai patrioti dei moti del 1821 e del 1831.
Mazzini la scelse come bandiera per la sua Giovine Italia, e fu subito adottata anche dalle truppe garibaldine.
Durante i moti del '48/'49, sventola in tutti gli Stati italiani nei quali sorsero governi costituzionali: Regno di Napoli, Sicilia, Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato di Parma, Ducato di Modena, Milano, Venezia e Piemonte. In quest'ultimo caso alla bandiera fu aggiunto nel centro lo stemma sabaudo (uno scudo con croce bianca su sfondo rosso, orlato di azzurro).
La variante sabauda divenne bandiera del Regno d'Italia fino al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, quando l'Italia divenne Repubblica e lo scudo dei Savoia fu tolto.
Il patriottismo senza freni ha portato gli uomini e le nazioni a tragici errori.
Bandiera del Regno d'Italia.
Nel dopoguerra il sistema educativo e il mondo culturale italiano hanno contribuito con grande fatica e scarsi risultati alla rinascita, specialmente nelle nuove generazioni, dell'idea di nazione. Ma proprio il concetto d'Italia, e con esso il Tricolore suo simbolo principale, che sembravano ormai svuotati di ogni contenuto concreto dalla crisi d'identità del dopoguerra, e ridotti a semplici rappresentazioni di una squadra di calcio, paiono oggi aver ritrovato nuova linfa vitale nel commovente confronto con la straordinaria prova di orgoglio dimostrata dagli Stati Uniti d'America subito dopo i tragici eventi dell' 11 settembre.
Oggi l'intera civiltà occidentale e con lei la società italiana, sembrano riscoprire alcuni modi di vita, che più di ogni altra cosa distinguono e caratterizzano gli italiani. L'arte di vivere, quella capacità talvolta tanto screditata all'estero come in casa, di sconfiggere la tristezza e la noia dedicandosi ai piccoli piaceri della vita, ai cibi, ai vini, alla contemplazione di paesaggi naturali o artificiali che in ogni angolo popolano il territorio nazionale, stanno diventando una guida di valore inestimabile per la sopravvivenza di molte persone. Quel modo di vita tutto italiano che ci porta a diffidare di chi cerca di imporre un regime, a rifiutare la moralità intollerante, ad amare l'arte decorativa e l'opera straordinaria di eroi solitari che raggiungono l'eccellenza mondiale in tutti i campi, può essere davvero un'eredità preziosissima per l'Italia che verrà.
Il 4 novembre 2001: il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi celebra il 140° anniversario dell' unità nazionale a San Martino della Battaglia, con le seguenti parole: "Adoperiamoci perchè in ogni famiglia, in ogni casa, ci sia un tricolore a testimoniare i sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del glorioso Risorgimento. Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e della propria civiltà".